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    Legenda

    Alla fine della guerra gli USA rappresentano la prima potenza economica del mondo. Si propongono come guida del mondo democratico e capitalista in contrapposizione al blocco sovietico. Ma l'influenza militare americana si estende su tutti i continenti.

    L'Europa esce dalla guerra divisa dalla “cortina di ferro”: i territori orientali, liberati dalle truppe dell'Armata Rossa, restarono sotto il controllo sovietico.
    L'Europa occidentale, invece, entrò a far parte dell'area di influenza statunitense, ma al tempo stesso avviò il processo di unificazione europea che si è prolungato fino alla fine del secolo.

    L'Unione Sovietica guidava il polo comunista del nuovo mondo bipolare. L'URSS controllava politicamente e militarmente l'Europa orientale ma estendeva la sua influenza anche su alcune aree strategiche del mondo attraverso basi militari disseminate su tutto il pianeta.

    Le colonie inglesi e francesi in Asia furono le prime a liberarsi dal dominio europeo e a ottenere l'indipendenza.
    In Cina dopo una lunga guerra civile nel 1949 sorse una Repubblica comunista, sotto la presidenza di Mao Zedong.
    Il Giappone invece, sconfitto in guerra, finì sotto il controllo statunitense.

    Negli anni Cinquanta nel continente africano iniziò la dissoluzione degli imperi coloniali europei, che si completò solo intorno agli anni Settanta. I nuovi Stati liberi scelsero però la via del “non allineamento” nel mondo bipolare.

    Alla fine della seconda guerra mondiale nacqua l'Italia moderna, democratica e repubblicana, che tra il 1958 e il 1963 conobbe anche una straordinaria crescita, il boom economico, diventando uno degli Stati più ricchi del mondo.

    Note

    L'ordine bipolare

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